L’ambiente del Fosso della Cecchignola.

L’ambiente del Fosso della Cecchignola.

 

Il Fosso della Cecchignola, che si estende da est a ovest per circa 170 ettari, nel comprensorio di Roma sud, dalla Via Ardeatina a Via Gaurico, sotto Colle di Mezzo, è un lembo di Agro Romano sopravvissuto sostanzialmente integro tra vari nuclei abitativi.

Infatti, partendo da est, è circondato dai Quartieri di: Millevoi, Cecchignola sud (Ora “Castello della Cecchignola”), Fonte Meravigliosa – Prato Smeraldo, Colle di Mezzo, Giuliano Dalmata e, sul fronte meridionale, dalla Città Militare. Pur essendo, quindi, da decenni racchiuso tra vari centri abitati, ha conservato i preziosi elementi storici e naturalistici che caratterizzano, appunto, l’Agro Romano.

 

Storia e architettura sono rappresentate da vari reperti archeologici di epoca romana (un esempio per tutti la torre di avvistamento diroccata, risalente al II° secolo d.C.) e soprattutto dallo splendido Castello della Cecchignola, vero simbolo dell’area, già struttura militare romana, poi medievale e, nelle forme attuali, quale lo volle ai primi del ‘600 il Papa Paolo v° Borghese e, per lui, il Cardinal Nepote Scipione Borghese, che ne affidò la ristrutturazione all’Arch. Vasanzio. 

Nei secoli successivi la proprietà passò a varie famiglie nobili romane, ultima delle quali i Torlonia. Attualmente il monumento è gestito dalla Fondazione Santarelli. 

C’è anche una significativa presenza dell’agricoltura, con ampie zone campestri coltivate a rotazione a grano, girasoli, erba medica, ecc.

Infine, e questo è l’aspetto più sorprendente considerata la collocazione del sito, sono presenti vasti ambienti naturali pressoché intatti, che vanno dal prato-pascolo, al cespuglieto, al canneto e, soprattutto, a lembi consistenti di bosco di alto fusto, come tale certificato anni fa dal Comune di Roma: questo insieme diversificato di ambienti ospita una notevole biodiversità vegetale e animale , nonostante non sia più presente da diversi anni l’acqua di superficie nel Fosso, a suo tempo un vero ruscello rigoglioso, successivamente utilizzato in buona parte per alimentare il laghetto dell’EUR. 

 


BIANCOSPINO
BIANCOSPINO

PIOPPO NERO

Le principali presenze vegetali sono rappresentate soprattutto da Olmi, Aceri campestri, Roverelle, Lecci, Allori e, scendendo al livello arbustivo, da Sambuchi, Prugnoli, Berrette da prete, Biancospini, Ligustri. Innumerevoli, poi, le fioriture sia di bosco (Ciclamini, Violette) che di campo (Papaveri, Cardi mariani, Margherite, Verbaschi, Malva, Borragine).

Inutile sottolineare la meraviglia di colori che esplodono in primavera.

Sorprendente è, poi, la presenza della fauna

Falco pellegrino
Picchio rosso maggiore
: dai Mammiferi quali Volpi, Istrici, Tassi, Talpe e Roditori vari, agli Uccelli: solo per citarne alcuni: Falco pellegrino, Gheppio, Poiana di passo, Civetta, Allocco, Barbagianni, Gufo comune svernante, Fagiano, Picchio rosso maggiore e verde, Capinera, Usignolo, Scricciolo, varie Cince e innumerevoli altri esemplari della piccola avifauna.

Interessante la presenza di Rettili, come Lucertole e innocui Colubridi (es. il Biacco), e del variegato mondo degli Insetti.

 

Sul piezometro ha da qualche anno nidificato una coppia di falchi pellegrini